Il debito finanziario è una situazione costituita dall’insieme di prestiti e finanziamenti sottoscritti nei confronti di banche, società di credito, privati ecc. e che comportano l’obbligo di restituire una somma di denaro a una serie di soggetti in un lasso di tempo concordato.
Pensiamo ai mutui personali, ai prestiti da società finanziarie, ai leasing e all’apertura di carte di credito.
A causa delle più svariate ragioni tale ammontare di debiti può diventare insostenibile e il debitore trovarsi impossibilitato a rimborsare l’importo totale dovuto, nella forma di pagamenti periodici o in un’unica soluzione.
Possiamo avere ad esempio persone che perdono il lavoro oppure un aumento progressivo del debito che finisce per andare oltre le possibilità di solvibilità del debitore. In entrambi i casi, rimborsare il debito finanziario per intero diventa sempre più difficile.
La legge n. 3/2012 ha messo a disposizione delle soluzioni per fare fronte al debito finanziario. Come il “piano del consumatore”, un piano di estinzione parziale o totale dei debiti che il soggetto potrà sottoporre al tribunale preposto. Se tale piano viene approvato dal Giudice dopo l’approvazione da parte di un Organismo di Composizione della Crisi, il debitore potrà procedere al rimborso del debito con modalità fattibili per le sue condizioni finanziarie. Se il piano di rientro viene concluso come previsto, il debitore verrà esdebitato e saranno cancellati i debiti non compresi nel piano di rientro.
Debito finanziario – Come uscirne?
Se la vendita all’asta non è sufficiente a coprire l’importo totale del debito finanziario, scatta la segnalazione da parte dell’istituto di credito e il debitore finisce iscritto nel registro dei cattivi pagatori nella Centrale dei rischi (CRIF). Purtroppo si tratta di una situazione niente affatto remota: sono sufficienti due rate del debito saltate per essere inclusi nell’elenco dei cattivi pagatori.
Essere inclusi nel CRIF significa incontrare enormi difficoltà nel trovare finanziamenti ma anche le più elementari forniture. Banche, aziende così come privati che devono affittare un appartamento possono collegarsi alla banca dati del CRIF per verificare se il soggetto in questione è un pagatore affidabile oppure se ha delle pendenze in fatto di debiti non saldati.
Andare con la casa venduta all’asta significa rischiare realisticamente di non potere più ricevere prestiti e finanziamenti nemmeno di importo esiguo, così come aprire una nuova carta di credito e potrebbero sorgere difficoltà anche nell’intestazione di utenze domestiche di luce, gas e acqua. Se non si ottiene dalla vendita dell’immobile una somma tale da rimborsare il debito finanziario, la banca può pignorare anche lo stipendio e la pensione (pignoramento del quinto di stipendio) con tutto ciò che comporta per la quotidiana sopravvivenza. Il pignoramento inoltre può coinvolgere anche i beni condivisi con partner e familiari.
I consulenti di Stralciami ti aiutano a elaborare un piano di rientro sostenibile per le tue finanze, per estinguere il debito finanziario attraverso il pagamento di rate mensili, stabilendo un importo con il creditore alla tua portata. Se hai contratto debiti con diversi soggetti, studiamo ogni posizione per definire una soluzione di ristrutturazione del debito adatta a ogni caso, per permetterti di estinguere il debito finanziario.
Ti aiutiamo a richiedere una sospensione del pagamento dei debiti, se le condizioni lo rendono fattibile, in modo da permetterti di affrontare il rimborso del debito finanziario con maggiore serenità.
Un’altra soluzione è costituita dall’accordo di composizione della crisi, un accordo tra debitore e un numero di creditori da coprire almeno il 60% delle passività complessive.
Saldo e stralcio per saldare il debito finanziario
La pratica di saldo e stralcio ti permette di chiudere il debito prima di concludere la vendita della casa all’asta, aumentando le tue possibilità di ottenere un importo soddisfacente per rimborsare il debito finanziario.
Con il saldo e stralcio il debitore concorda con il creditore un importo minore del debito finanziario nominale ma certo nell’importo e nei tempi di pagamento.
Il creditore quindi incassa meno di quanto – formalmente – ha diritto di ricevere – ma si risparmia una procedura dai lunghi tempi di esecuzione e incerta nell’esito economico. Non si può stabilire a priori quale sarà il risultato della vendita. inoltre, ogni volta che l’asta finisce deserta, il tribunale può stabilire una nuova sessione, nella quale però il prezzo di vendita può essere ridotto del 20/25% rispetto al prezzo base del precedente esperimento di vendita.
Il debitore, dal canto suo, può chiudere la propria posizione debitoria una volta per tutte; successivamente potrà richiedere la cancellazione al CRIF ed essere così riabilitato al credito, evitando così grave complicazioni che altrimenti verrebbero inflitte alla sua vita.
I consulenti di Stralciami ti aiutano a condurre una trattativa in modo da rendere la tua offerta vantaggiosa per la controparte e gestendo la documentazione burocratica necessaria per portare l’accordo a compimento. Ci occupiamo di ottenere il documento di rinuncia agli atti in modo che i creditori non possano muovere pretese sulla base del debito finanziario di partenza. Facciamo sì che tutti i concorrenti accettino l’accordo di saldo e stralcio in modo che nessuno di essi possa continuare a fare valere il debito di partenza.
Hai bisogno di aiuto? Contattaci ora, i consulenti di Stralciami sono pronti ad aiutarti!