Primo piano di un uomo che apre un portafoglio vuoto

Chi ha diritto al saldo e stralcio?

Il saldo e stralcio rappresenta una misura cruciale per alleviare il peso dei debiti per coloro che affrontano difficoltà economiche. Tuttavia, è importante comprendere chi può beneficiare di questo strumento e quali tipologie di debiti possono essere ridotte. In questa guida, esploreremo le linee guida e le indicazioni utili per accedere a questa misura. Offriremo una panoramica chiara e concisa per i contribuenti in cerca di sollievo finanziario.

Una breve introduzione

Nel panorama delle misure fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio 2019, spicca il saldo e stralcio delle cartelle di pagamento. Si tratta di un’opportunità vitale per coloro che affrontano gravi difficoltà economiche. Questa iniziativa offre una riduzione sostanziale delle somme dovute, distinguendosi nettamente dalla Rottamazione Quater o definizione agevolata, che richiede il pagamento integrale dell’importo dovuto.

Riservato esclusivamente alle persone fisiche, il saldo e stralcio riguarda determinate categorie di debiti affidati all’Agenzia delle Entrate. In particolare, nel periodo compreso tra il primo gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017. Un aspetto fondamentale è l’azzeramento delle sanzioni e degli interessi di mora, offrendo un significativo sollievo finanziario per coloro che ne fanno richiesta.

Chi ha diritto al saldo e stralcio?

Questa opportunità riservata a individui in difficoltà economica, i quali devono soddisfare determinati criteri per poterne beneficiare. Questi includono:

  • Un valore ISEE del proprio nucleo familiare che non superi i 20.000 euro.
  •  Essere coinvolti in una procedura di liquidazione ai sensi dell’art. 14-ter della legge n. 3 del 27 gennaio 2012, con la documentazione relativa presentata alla data di richiesta dell’adesione al programma.

Questi requisiti delineano chi può accedere a questa forma di riduzione dei debiti, offrendo un aiuto mirato a coloro che si trovano in situazioni finanziarie difficili.

Quali sono i debiti che rientrano nel saldo e stralcio?

Coloro che desiderano richiedere la riduzione delle somme dovute attraverso il saldo e stralcio possono farlo per i seguenti carichi:

  • Versamenti omessi dovuti in autoliquidazione, basati sulle dichiarazioni annuali.
  • Contributi previdenziali dovuti dai contribuenti iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi presso l’INPS.

È importante notare che per i carichi derivanti dal mancato versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali, l’ammissibilità al saldo e stralcio è subordinata all‘emanazione di un’apposita delibera da parte di ciascuna Cassa.

Quanto si può ottenere con un saldo e stralcio?

La quantità di riduzione ottenibile attraverso questa procedura può variare notevolmente a seconda dei casi, ma in alcuni casi una figura esperta è in grado di negoziare riduzioni significative, che possono arrivare fino al 40/50% del debito complessivo. Tuttavia, è importante tenere presente che queste cifre dipendono dalla situazione individuale e dalla capacità di negoziazione degli esperti coinvolti. Per ottenere una valutazione accurata e massimizzare i benefici, è consigliabile rivolgersi a professionisti del settore, come Stralciami, che può fornire un supporto esperto e personalizzato.

Cosa significa a saldo e stralcio di ogni pretesa

Dopo aver concordato l’importo scontato da versare al creditore, insieme alle modalità di pagamento e alle nuove scadenze delle rate, si procede all‘accordo definitivo che regola il rapporto tra le parti. Questo documento attesta che l’accordo di saldo e stralcio è definitivo e “a saldo e stralcio di ogni pretesa“. Questa dicitura implica che, se il debitore rispetta i termini dell’accordo, il creditore rinuncia a qualsiasi altra pretesa nei confronti del debitore e il debito si considera estinto.

Cosa avviene dopo lo stralcio del debito?

Dopo aver raggiunto e rispettato un accordo, che cosa accade? Le conseguenze sono significative: il debito viene estinto e il creditore non ha più alcun diritto di richiedere ulteriori pagamenti al debitore. Tuttavia, c’è un aspetto importante da considerare riguardo al Crif.

Spesso, chi si trova nella situazione di dover stralciare un debito è stato precedentemente segnalato al Crif come cattivo pagatore, a causa del mancato rispetto delle rate di un finanziamento in corso. In questo contesto, per vedere aggiornata la propria posizione, è necessario attendere 36 mesi. È importante sottolineare, però, che essere segnalati al Crif non impedisce automaticamente di richiedere e ottenere un nuovo finanziamento.