Gli effetti della crisi prodotta dalla pandemia di Covid-19 continuano a manifestarsi.
Dopo la sospensione delle rate del mutuo per via del Covid continuano le misure di proroga delle scadenze di pagamento previste per il 2020.
Il governo, con il decreto Ristori Quater, ha previsto un rinvio delle rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, aventi scadenza nel 2020, al 1 marzo 2021.
Per non perdere il beneficio del Saldo e Stralcio, occorrerà quindi pagare le rate entro i 1 marzo 2021.
La proroga non comporta il pagamento di sanzioni e interessi, e vale anche per i contribuenti che vi abbiano aderito tardivamente a seguito della riapertura dei termini. Si tratta di una manovra di grande impatto, che interessa oltre 1 milione di italiani.
Novità per il saldo e stralcio 2021
La rottamazione consiste nel sanare la posizione debitoria pagando l’imposta dovuta, ma senza dover corrispondere interessi e sanzioni. Il saldo e stralcio è una misura che prevede invece una riduzione dell’imposta dovuta.
La rottamazione ter permette di estinguere i debiti registrati nelle cartelle di pagamento (dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017), attraverso il pagamento delle somme dovute senza pagare sanzioni e interessi di mora.
Il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale sancisce lo spostamento al 1° marzo 2021 della scadenza per i contribuenti che hanno richiesto la Rottamazione ter e il saldo e stralcio.
Previsto anche il blocco all’iscrizione di nuove ipoteche e fermi amministrativi, così come l’inizio di nuove procedure esecutive.
Con riferimento a saldo e stralcio, la proroga riguarda il versamento delle rate scadute il 31 marzo e il 31 luglio 2020.
I soggetti che hanno perso il diritto a richiedere il “Saldo e stralcio” per mancato, insufficiente o tardivo versamento delle somme scadute nel 2019, grazie alle novità introdotte dal “Decreto Rilancio” (DL 34/2020), possono presentare la domanda di rateizzazione per le somme ancora dovute (la dilazione del pagamento ai sensi dell’art. 19 DPR 602/1973).
Nel comunicato stampa del 30 novembre 2020 leggiamo che alla presentazione della richiesta di dilazione consegue la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza, il divieto di procedere con nuovi fermi amministrativi, ipoteche e nuove procedure esecutive.
Viene elevata a 100.000 euro la soglia per i controlli per le rateizzazioni richieste fino al 2021. Inoltre, sale da 5 a 10 il numero di rate che, se non pagate, comportano la perdita di diritti alla rateizzazione.
Questa misura sicuramente sarà un toccasana per tutti quei cittadini giunti a fine anno sfiancati dall’epidemia, una boccata d’ossigeno che aiuterà ad andare avanti verso quello che, speriamo, sarà un anno più promettente.