cartello segnale bancarotta

Bancarotta documentale semplice: cosa sapere e quali sono i rischi

La bancarotta documentale semplice è un reato previsto dal Codice Penale italiano che si verifica quando un imprenditore dichiara fallimento o si trova in stato di insolvenza, ma senza l’intenzione di trarre profitto illecito.

È importante conoscere le conseguenze legali, la differenza con la bancarotta fraudolenta e gli elementi che caratterizzano questo reato.

Qual è la pena per la bancarotta documentale semplice?

La pena prevista per la bancarotta documentale semplice può arrivare fino a due anni di reclusione e multa fino a 51.645 euro.La normativa prevede sanzioni più lievi rispetto alla bancarotta fraudolenta, proprio perché manca l’elemento del dolo finalizzato a frodare i creditori.

La gravità della pena può variare in base al danno effettivo causato ai creditori e alle circostanze specifiche del caso.

Cosa si rischia con la bancarotta semplice?

Chi commette bancarotta documentale semplice rischia non solo la reclusione e la multa, ma anche conseguenze sul piano professionale.
Ad esempio, l’imprenditore può essere interdetto temporaneamente dall’esercizio dell’impresa, con possibili ripercussioni sulla gestione futura di attività economiche.

È fondamentale sottolineare che la bancarotta semplice si distingue dalla bancarotta fraudolenta per l’assenza di intenzionalità dolosa, quindi si configura più come un comportamento colposo legatocattiva gestione o negligenza nella conservazione e nella tenuta della documentazione aziendale.

Differenza tra bancarotta documentale semplice e fraudolenta

La principale differenza tra bancarotta semplice e bancarotta fraudolenta riguarda quindi l’elemento soggettivo del reato:

  • Bancarotta documentale semplice: si verifica per negligenza o imperizia, senza dolo, e riguarda in particolare cattiva conservazione, distruzione o falsificazione dei documenti contabili.
  • Bancarotta fraudolenta: implica dolo, ovvero la volontà di trarre vantaggi illeciti a danno dei creditori, con azioni come occultamento di beni, false scritture contabili o dichiarazioni ingannevoli.

Quindi nella bancarotta semplice l’imprenditore può aver commesso errori o negligenze senza intenzione di frodare, mentre nella fraudolenta vi è sempre un comportamento deliberatamente illecito.

La bancarotta semplice è un reato di dolo o di colpa?

La bancarotta documentale semplice è considerata un reato di colpa, non di dolo. Ciò significa che non è necessario dimostrare che l’imprenditore avesse l’intenzione di arrecare danno ai creditori.

È sufficiente che la cattiva gestione o la negligenza nella tenuta della documentazione contabile abbiano portato a un pregiudizio per i creditori.

Questa distinzione è fondamentale perché incide sulle conseguenze legali e sulle modalità di difesa in caso di procedimento penale.

Conclusione

La bancarotta documentale semplice rappresenta una responsabilità seria per chi gestisce un’impresa, anche se priva di dolo. Conoscere le differenze con la bancarotta fraudolenta, le pene previste e i rischi associati permette di gestire meglio la propria attività e prevenire conseguenze legali.

Per proteggersi, è sempre consigliabile mantenere una contabilità chiara e corretta, conservare tutta la documentazione contabile e rivolgersi a professionisti esperti in caso di difficoltà economiche.